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La presunta truffa all’INPS commessa da un imprenditore agricolo, che aveva fittiziamente assunto 475 falsi braccianti a tempo determinato, facendogli percepire le indennità previdenziali ed assistenziali, omettendo di versare i contributi INPS di oltre 36.000 giornate lavorative, per un importo di oltre 1,2 milioni di euro. A scoprire la truffa è stata la Guardia di Finanza di Sibari che dopo una serie di complesse indagini e incroci, hanno denunciato l’imprenditore, mentre le posizioni dei 475 braccianti sono tuttora in fase di accertamento.
La complessa truffa operata ai danni dell’INPS prevedeva la predisposizioni di documenti falsi quali comodati e contratti di affitto per numerosi terreni, in modo da poter giustificare all’Istituto di Previdenza la numerosa assunzione di operai a tempo determinato, necessari a far fronte all’attività dell’azienda agricola; il tutto è avvenuto nel biennio 2011/2012.
La brillante truffa architettata in maniera molto professionale, è tuttavia stata scoperta dagli agenti della GdF di Sibari, dopo una lunga serie di ricerche e investigazioni, che ha portato alla comprensione della cronologia degli eventi e delle operazioni messe in atto per raggirare l’INPS. Successivamente è scattata la denuncia.
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