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Quote di mercato e performance dei marchi automobilistici

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Quote di mercato e performance dei marchi automobilistici

Anche durante il mese di aprile appena conclusosi è continuata la fase di crescita che già dalla fine del 2014 ha investito il settore auto in Italia. L’incremento registrato rispetto allo stesso periodo del 2014 è stato addirittura del 24.16%, una crescita a doppia cifra che non era prevista nemmeno nei più rosei piani di bilancio dei grandi brand automobilistici.

A trascinare la riscossa del settore auto è stato il segmento dei noleggi, non nella accezione comune del termine, quanto piuttosto in quella di “noleggi lungo termine”. Si tratta di una nuova formula di acquisto in cui il proprietario del mezzo paga un canone mensile alla casa costruttrice o ai dealer del noleggio lungo termine, ed in cambio ottiene un’auto tutta nuova sulla quale non dovrà pagare ne il bollo, ne l’assicurazione ne tutte le spese per l’assistenza e la manutenzione.

Quote di mercato e performance dei marchi automobilistici

Tornando ai dati di aprile l’aumento percentuale prima citato si è tradotto in un totale di 149 nuove immatricolazioni registrate, immatricolazioni che vanno ad aggiungersi ad un volume di vendite tre volte superiore che è quello che invece si registra nel settore dell’usato.È qui infatti che si muove il grosso del mercato anche grazie ai nuovi strumenti disponibili su web, che consentono non solo di pubblicare o consultare annunci relativi a veicoli usati in vendita, ma permettono anche di ottenere quasi in tempo reale quotazioni per auto di ogni tipo ed età, con pochi semplici passi ed in modo assolutamente in linea con l’andamento del mercato automobilistico.

Chi invece durante il mese di aprile ha deciso di acquistare un’auto nuova, stando alle percentuali fornite dall’UNRAE, lo ha fatto avendo chiaro in mente quelli che sono i principali trend del momento in fatto di marchi e modelli.

A svettare in cima alla classifica dei marchi in maggior spolvero è Volvo, che anche grazie all’introduzione di nuovi modelli come la XC60 e la XC90 ha fatto registrare un aumento delle vendite ad aprile di quasi il 78%, non molto di più di quanto ha fatto la spagnola Seat la cui crescita ad aprile è stata del 71%.Subito sotto c’è la Renault. Il marchio francese, che alcuni esperti avevano decretato essere destinato all’oblio, ha invece chiuso lo scorso mese con un aumento delle vendite che si assesta sul 70%.

Sotto troviamo tutti gli altri. Ad esempio c’è Fiat che cresce in maniera contenuta (solo +10%) ma vede uno dei suoi brand controllati, Jeep, crescere invece del 322% grazie soprattutto all’introduzione di modelli chiave come la Renegade. Salgono anche Ford e Toyota, rispettivamente del 25 e del 26%.

Il periodo buono delle quattro ruote vede tuttavia dei marchi restare ancora al palo. Pensiamo ad esempio a Citroen che ha lasciato sul campo circa il 16%, così come non sono andate un granché le cose anche per Mini ed Honda scese rispettivamente del 11 e del 28%.

Diamo infine un’occhiata a quello che sta accadendo nel mercato delle auto di lusso. Anche qui le italiane non se la passano male; ad esempio c’è Maserati (Gruppo FCA) che ha di recente pubblicato i suoi dati relativi alla chiusura del 2014. Sapete di quanto è cresciuto il marchio? Del 373%. Una crescita dovuta per lo più ad una nuova strategia commerciale che ha quasi del tutto abbandonato il mercato italiano per rivolgersi a quello internazionale ed americano in particolare.

Mercato americano in cui da sempre quando si parla di auto italiane il pensiero finisce sempre al Cavallino della Ferrari. Ebbene anche per la casa di Maranello la chiusura del 2014 è stata assolutamente positiva con un crescita misura del 20%.

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