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Scovati e denunciati dalla Polizia Postale tre hacker italiani, afferenti alla cellula italiana di Anonymous, l’organizzazione anonima di hacktivists, come loro stessi si definiscono, che negli ultimi anni hanno concentrato le loro proteste, perseguendo attacchi informatici a siti istituzionali e aziende in tutto il mondo. Una delle tre persone denunciate, risulta essere addirittura minorenne.
Molte le perquisizioni nel territorio italiano e perfino una in Svizzera, per tentare di recuperare dati, informazioni e materiale, attinenti agli attacchi. Aziende e siti istituzionali, una volta presi di mira, non sono più in grado di erogare i loro servizi, e di conseguenza vanno incontro a disservizi, perdite economiche e costi per il ripristino dei servizi.
Foto credits José Goulão via flickr.com under CC license
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18 risposte
L’articolo che più si avvicina alla realtà di questo gruppo. Complimenti per essere riusciti a tenere i piedi per terra e non dare al lettore tanto fumo inutile
Oggi tutti sono hacker, e ci lamentiamo che non abbiamo lavoro??? ,
da dove siamo partiti e dove siamo arrivati… 😐
Minorenne? A quanto pare nessuno oggi ha dei limiti su internet!
Mah. Invece di trarne un vantaggio e proteggere più i server, danno la colpa a noi programmatori. Che mondo crudele 😉
Certo che li facevo un pizzico più intelligenti. Finire in carcere per una cosa del genere non è neanche facile da accettare. Avessero trasferito miliardi di dollari in conto estero magari….
E veramente triste vedere che fine hanno fatto, non sono capi della mafia comunque.
Chissà quanto li pagano gli hacker, se così fosse, ne varrebbe davvero la pena rischiare. Altro che mafiosi….
@bellimbusto
Non credo ne valga mai la pena perchè passare anni della propria vita in carcere non è il massimo!.
In realtà ci sono pure hacker che hanno bucato i sistema di grosse aziende e poi queste invece di denunciarli li hanno assunti nello staff della sicurezza (andando a memoria uno di questi è stato assunto da Mark Zuckerberg di Facebook).
Dire che siano tutti hacker mi sembra un’esagerazione…
Concordo pienamente che tutti non possono essere hacker ,molte volte i giornalisti cadono nella esgerazione.Daniela
Mi sono sempre chiesto come fanno i membri di Anonymous a conciliare l’esigenza di stabilire i contatti necessari alla gestione dell’organizzazione e, nel contempo, tutelare il proprio anonimato…
Sono stati solo denunciati, in carcere difficilmente ci finiranno, dopotutto siamo in Italia, il difendere un ideale è sempre un gesto nobile ma nel farlo non dovrebbero danneggiare la vita di altre persone.
già non credo che finiranno mai in carcere, al più gli daranno il divieto di accedere a materiale informaticon per un paio di anni
Basta che si smanetta un po nel web, dopo un paio di mesi son tutti Hacker. Mi sembra ridicolo non penso che finiscono in carcere per questo…
I “delinquenti” sono ben altri…
Questi di anonymous sono veramente forti
Che storia assurda, invece di guardare alla stupidità dei loro sistemisti se la rifanno su dei ragazzini
Invece che guardare l’ingenuità dei propri sistemisti se la rifanno su dei ragazzini