Uno studio intrapreso dall’australiana OriginOil ha dimostrato come degli impulsi elettromagnetici localizzati a bassa potenza, siano in grado di uccidere specifici microbi e batteri, che aggrediscono e impediscono la normale crescita delle alghe, senza tuttavia arrecare danno alle alghe stesse.
Il sistema messo a punto da OriginOil, si chiama Algae Screen e sulla base dei dati empirici, è un progetto molto importante, per quanto concerne la possibilità futura, di ottimizzare la produzione di alghe. Le alghe infatti possono essere utilizzate come biocarburante, come prodotto alimentare oppure come biomassa per la produzione di materie plastiche, ed in ognuno di questi casi, riuscire a contenere e a sconfiggere le infezioni delle alghe è un passo avanti per rendere l’argomento molto più appetibile agli investitori.
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