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Tramite il suo account Twitter il ministro Madia, da ufficialmente inizio all’operazione mobilità statali. I dipendenti pubblici delle Province in particolare saranno i primi ad essere ricollocati dove c’è carenza di personale; a causa del turnover fermo da anni, gli uffici giudiziari in particolare hanno elevate carenze di personale, pertanto le prime mobilità avverranno tra i dipendenti statali delle Province in direzione dei vari tribunali, procure e corti d’appello.
Il tweet che ha subito innescato numerose discussioni e altrettante polemiche sul web, nella sua semplicità avvisa: «mobilità sbloccata». Priorità dei dipendenti delle Province in primis, che potranno fare richiesta per essere ricollocati negli uffici giudiziari per un totale complessivo di 1.071 dipendenti. Va ricordato che i dipendenti delle Province sono in esubero per circa 20.000 unità, ed è importante che questi abbiano una sorta di priorità sulla mobilizzazione.
La riforma della P.A. ha avuto dunque ufficialmente inizio, e secondo le statistiche ARAN una simili operazione di trasferimento non è mai stata compiuta nel corso degli anni. Tuttavia c’è un punto oscuro che richiede attenzione: nel bando di mobilità non sarebbe scritto da nessuna parte della priorità dei dipendenti afferenti alle Province e proprio per questo motivo, domani ci sarà una manifestazione a Montecitorio, dei dipendenti provinciali, per chiedere maggiori informazioni e chiarezza.
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