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In Cina arriva WeBank, la prima banca online privata

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In Cina arriva WeBank, la prima banca online privata

In Cina arriva WeBank, la prima banca online privataIn Italia aprire un conto corrente appoggiandosi ad una banca online è ormai diventata la normalità e sempre di più sono gli italiani che decidono di gestire le proprie finanze attraverso i conti online.

Una grande novità arriva però dalla Cina, da moltissimi indicatori indicata ormai come la prima potenza economica a livello globale. Pochi giorni fa ha infatti fatto il suo esordio WeBank, ovvero la prima banca privata online del paese, che a distanza di pochi mesi dall’autorizzazione, ricevuta dalla China Banking Regulatory Commission insieme ad altri quattro istituti bancari online, ha quindi iniziato l’attività.

La società che ha creato questo nuovo soggetto nel mondo bancario cinese è TenCent, famosa per essere anche la proprietaria di WeChat il servizio di messaggistica istantanea che fa concorrenza a WhatsApp e che ha un giro d’affari pari a quello di Amazon. WeChat ha infatti in mano il 30% della prima banca online cinese che pur avendo aperto ufficialmente l’attività con un prestito concordato con un autotrasportatore sotto gli occhi del primo ministro, e comincerà realmente ad operare e a confrontarsi con le altre realtà dell settore tra poco più di due mesi: un altro 40% è in mano a due fondi di investimento, mentre il restante 30% è suddiviso tra sette ulteriori soci.

Il primo ministro cinese commentando la nascita di WeBank ha dichiarato che «ciò è un importante passo avanti verso le riforme finanziarie di cui il paese ha bisogno» e si è detto certo che la nascita di WeBank darà una spinta decisiva per le riforme di un settore, quello bancario, dove la presenza delle banche statali è ancora troppo forte. Il massimo dirigente del nuovo soggetto finanziario ha fatto presente che «WeBank concentrerà la propria attenzione sui servizi finanziari, inclusi depositi e prestiti individuali e alle piccole imprese». Nella conferenza stampa di Shenzhen, città dove è avvenuto il primo simbolico prestito ad un cliente, a cui ha dato il via libera Li Keqiang, e che è stata scelta come luogo dove avrà sede la società, il massimo dirigente di WeBank ha anche confermato come la banca miri a diventare la «prima scelta di chi naviga in Internet dai device mobili», quali smartphone e tablet: in un paese dove più dell’80% di chi naviga in Internet lo fa da un dispositivo mobile l’obiettivo non dichiarato è quindi quello di diventare la prima banca online del paese per numero di utilizzatori. Il disegno è ambizioso e sarà interessante vedere come si svilupperà il duello con la banca di Alibaba, che aprirà tra poco i battenti e che punterà, così come WeBank, ad attirare le piccole imprese che non riescono ad ottenere credito dai grandi istituti bancari.

Ma l’avvio ufficiale dell’avventura di WeBank è importante non solo all’interno dei confini cinesi, ma anche a livello globale. Molti infatti si chiedono da ormai diverso tempo quando e se i giganti della Silicon Valley faranno il loro ingresso nel mondo bancario, cominciando a fornire servizi finanziari. Da Amazon a Google, passando per Facebook, l’interesse per il settore bancario è noto, ma per ora appare lontana la possibilità di vedere uno di questi tre colossi aprire una banca online: quello che è certo è che la Cina, come spesso le è capitato negli ultimi anni, è arrivata prima degli altri, visto che TenCent è il primo colosso operante in settori similari a quelli dei colossi della Silicon Valley ad aprire una banca online.

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